1. | Signore tu mi scruti e conosci, sai quando seggo e quando mi alzo. Riesci a vedere i miei pensieri, sai quando io cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie. La mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta. |
Rit. | Sei tu che mi hai creato e mi hai tessuto nel seno di mia madre. Tu mi hai fatto come un prodigio. Le tue opere sono stupende e per questo ti lodo. |
2. | Di fronte e alle spalle tu mi circondi, poni su me la tua mano. La tua saggezza, stupenda per me, è troppo alta e io non la comprendo. Che sia in cielo o agli inferi, ci sei, non si può mai fuggire dalla tua presenza. Ovunque la tua mano guiderà la mia. |
3. | E nel segreto tu mi hai formato, mi hai intessuto dalla terra. Neanche le ossa ti eran nascoste, ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; i miei giorni erano fissati quando ancora non ne esisteva uno e tutto quanto era scritto nel tuo libro. (Rit. si ripete due volte, la seconda con il finale:) |
Fin. | e per questo, per questo ti lodo. |