IN NOTTE PLACIDA
1. | In notte placida, per muto sentier, dai campi del ciel discese l'amor, all'alme fedeli il Redentor. Nell'aura è il palpito d'un grande mister. Del nuovo Israello nato è il Signor: il fiore più bello dei nostri fior. |
Rit. | Cantate o popoli gloria all'Altissimo. L'animo aprite a speranza ed amor. (2 volte) |
2. | Un coro d'angeli discesi dal ciel accende la notte di luci d'or, facendo corona al Redentor. Ed un arcangelo dischiude il mister, annunzia ai pastori: «Nato è il Signor, l'atteso Messia, il Salvator». |
3. | Portate agli umili in ogni città la lieta novella per ogni cuor che vive in attesa del Signor: portate al povero, che tanto soffrì, l'annunzio di un mondo di carità che spunta radioso nel santo dì. |
4. | Se l'aura è gelida, se fosco è il ciel, deh, vieni al mio cuore, vieni a posar, ti vò col mio amore riscaldar. Se il fieno è rigido, se il vento è crudel, un cuore che t'ama voglio a te dar, un sen che te brama, Gesù cullar. |