MI HAI TENUTO PER MANO

Mistero dell'esistenza

Gli occhi videro il mondo durante giorni che non ricordo.
Il tempo seguì i miei passi per un mistero che non conosco.
Un uomo tese le mani, raccolse il bimbo che aveva in dono,
e buona vidi mia madre: il mio respiro fu pianto e sogno.
Il tempo indurì le mani, ogni mio sogno si fece terra.
La strada a chi non ha ali, il primo passo fu sfida e rabbia;
parole a nutrir la voce e luci senza veder la strada:
sul ciglio stavo seduto e fui bambino tra stelle e sabbia.

lo non ho più paura, vedo un torrente di volti
che scorre tra gli argini di una stessa avventura:
chi è vicino alla fonte, chi già lascia la valle
chi ha percorso da tempo la grande pianura.

Davanti al mio nome ti sei fermato
e, dal primo respiro,
mi hai tenuto per mano. (3 volte)

Mistero dell'incarnazione

Fu quando mi seppi dono che dire grazie fu dire molto.
A tanti chiesi una meta: ebbi il consiglio di stare pronto.
Temetti la verità quando il coraggio si fece orgoglio.
Qualcuno mi disse: cerca con l'umiltà di chi accoglie un dono.
La storia si è fatta casa; il tempo, attesa di una salvezza.
L'amore di chi ha creato si è fatto impronta di ogni speranza.
La carne si è fatta segno, custode e tempio di tenerezza.
Il Verbo si fece carne e fu bambino fra stelle e sabbia.

Io non ho più paura, vedo la luce
e ritorna la pace, la strada si è fatta sicura;
ora vedo la fonte e la grande pianura:
la potenza creatrice si è fatta creatura.

Davanti al mio volto ti sei chinato
e, fratello nel viaggio,
mi hai tenuto per mano. (3 volte)

Mistero della morte

Ho visto semi d'amore unire mani destini e corpi,
portare consolazione a chi conobbe dolore e morte;
ho visto colmare abissi con un abbraccio riconciliante,
ho visto una croce infissa dove il perdono si fece sangue.
La strada si è fatta folla, il monte, pietra dell'agonia.
Il cielo si è fatto tenda della promessa e della memoria.
La voce si è fatta grido, le mani preda della follia.
Il corpo si è fatto pane per tutti gli uomini senza storia.

Io non ho più paura vedo l'amore
che scende la valle e consola la grande pianura;
è sospinto alla foce sopra un legno crudele:
condivide la sorte di ogni creatura.

Davanti a una croce ti sei piegato,
le tue mani nel legno
mi han tenuto per mano. (3 volte)

Mistero della risurrezione

La storia si fece luce durante un'ora di poesia.
L'amore divenne forza che dolce vince ogni resistenza.
La terra si fece altare di imprevedibile liturgia.
La morte si fece figlia riconciliata dell'esistenza.
Fu allora che vidi il cielo sacra dimora dell'Infinito;
fu allora che amai la terra forma possibile dell'Assoluto;
feconda di una speranza che lega volti, cuori e destini,
accolgo la Verità fino a che tutto non sia compiuto.

Io non ho più paura, vedo una grande distesa
di pace accogliere l'acqua più pura:
chi è vicino alla fonte, chi già lascia la valle,
chi è già parte di Dio nella grande distesa.

Davanti al mio nome ti sei fermato
e, dal primo respiro,
mi hai tenuto per mano. (3 volte)