UNA VOCE, IL MIO DILETTO

Rit.Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene
saltando per i monti, balzando per le colline.
Somiglia il mio diletto
a un capriolo o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro al nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
Ora parla il mio diletto e mi dice:
«Alzati, amica mia, mia bella e vieni!».

1.Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore
e le mie pecore conoscono me.
Come il Padre conosce me e io conosco il Padre
e offro la mia vita per le pecore.

2.Ecco, io stesso cercherò le mie pecore
e ne avrò cura,
io stesso condurrò le mie pecore al pascolo
e io stesso le farò riposare.

3.Andrò in cerca della pecora perduta
e ricondurrò all'ovile quella smarrita.
Fascerò quella ferita e curerò quella malata,
avrò cura della grassa e della forte.

Fin.«Mia bella e vieni».