E LO CREDEMMO ABBANDONATO DA DIO

1.L'ultima sera trascorsa coi suoi
prima di andare a morire per noi.
Egli giurò che neppure la morte
ora ci avrebbe divisi da lui.

Poi lo vedemmo in ginocchio tra noi
che ci pregava di amare così
- con l'umiltà di chi vuole servire -
nella memoria del gesto di lui.

E noi a chiederci, tristi, perché
ci ripeteva sereno che ormai
egli doveva lasciarsi tradire
e poi andare a morire da solo.

Rit.Ora ti chiedo umilmente, mio Dio,
di perdonare il mio cuore insicuro:
dammi la forza di accogliere ancora
la tua parola e il tuo gesto d'amore.

2.Dopo aver detto, nell'ultimo addio,
di non avere paura per lui,
fu trascinato davanti al giudizio
- fino alla morte - nel nome di Dio!

E lo vedemmo - lontani da lui -
dire per l'ultima volta "mio Dio":
poi, nel silenzio, ci siamo lasciati
ed avevamo paura per noi.

E poi a chiederci, tristi, perché
s'era lasciato morire così
senza colpire la mano dell'uomo
che aveva avuto paura di Dio.

Quando poi venne di nuovo tra noi
in quel momento soltanto, con lui,
noi comprendemmo che forza di Dio
è solo quella che dona la vita.

Rit.