ESALTAZIONE DELLA CROCE

Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Rosso

«O CROCE, UNICA SPERANZA»
Contempliamo la croce; ci possieda l'amore di Dio, rivelatosi pienamente nella croce di Cristo. Da infame strumento di supplizio e di morte, la croce è ora circonfusa di gloria e di vita. Il Figlio "innalzato" è sorgente di salvezza per il mondo "tanto amato": dall'alto Gesù attira tutti a sé. Se il serpente innalzato nel deserto fu fonte di guarigione per chi lo guardava (I Lettura) - ma «era salvato non per mezzo dell'oggetto che vedeva, ma da te, salvatore di tutti» (Sap 16,7) - Gesù assume la figura antica per prospettare la sua elevazione sulla croce, dalla quale sprigionerà la sua potenza gloriosa e la salvezza per il mondo (Vangelo). «Dalla condizione di Dio... alla condizione di servo», riflette san Paolo (II Lettura), mentre contempla il mistero dell'umiliazione del Figlio di Dio e si raccoglie in adorazione davanti alla sua esaltazione trionfale nella gloria. Davanti alla croce il credente s'inginocchia e adora. Vede fino a che punto Gesù lo ha amato; si persuade del valore della sofferenza e dà un senso alle tante croci che travagliano l'umanità; sa di non poter abdicare alla speranza in colui che solo «è nostra salvezza, vita e risurrezione» (Ant. d'ingresso).

    don Giuliano Saredi , ssp